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Migliori Tiralatte 2025

Il tiralatte, data la sua funzione, è infatti è un oggetto che va scelto con molta cura, tenendo conto di una serie di fattori. Non è detto infatti che un tiralatte che va bene per una donna, sia perfetto anche per un'altra. Ma l'esigenza di nutrire il proprio bambino con il latte materno anche quando non si è presenti, accomuna molte mamme che per diverse ragioni devono allontanarsi dal proprio piccolo. Scegliere il giusto tiralatte è il primo passo per farlo in sicurezza, evitando di togliere al bambino un alimento fondamentale per la sua salute e per la crescita. In questa guida illustreremo gli elementi da prendere in considerazione per scegliere la macchina tiralatte adatta a ogni esigenza.

Il tiralatte è un oggetto che come suggerisce il nome serve a estrarre latte materno dalle mammelle delle donne che sono nella fase dell'allattamento. Si tratta di prodotti che possono funzionare sia manualmente, quindi si parla di tiralatte manuale, oppure alimentati da corrente o batterie, quindi si parla di tiralatte elettrico. Il tiralatte a uso umano può essere paragonato, dal punto di vista dello scopo e dal punto di vista del funzionamento, alla mungitrice che viene utilizzata per estrarre latte dalle mammelle degli animali da allevamento. Le ragioni per comprare un tiralatte sono molteplici. Spesso le donne nella prima fase dell'allattamento al seno, hanno difficoltà a essere presenti ogni volta in cui il bambino deve essere nutrito, dato che gli intervalli della nutrizione a richiesta sono molto frequenti: ogni 3 ore o anche meno. In questo caso la pompa tiralatte sarà utilissima ed eviterà di dover sostituire il latte materno con del latte artificiale, in una fase in cui il latte della madre risulta fondamentale per la crescita e la salute del bambino. Molte mamme tornano al lavoro dopo due o tre mesi dal parto, se non prima, e quindi utilizzare il tiralatte manuale o elettrico, magari al mattino prima di recarsi in ufficio, permetterà a chi si prenderà cura del bambino di continuare a nutrirlo nel corso della giornata. In alcuni casi la macchina tiralatte risolve il problema dell'eccesso di latte presente nelle mammelle della donna, che vengono liberate dal carico eccessivo. Il latte raccolto infatti potrà essere conservato in frigo, per alcuni giorni, o potrà essere congelato. In quest'ultimo caso, il prezioso liquido potrà essere conservato per periodi che variano, in base alla temperatura di congelamento, dalle 2 settimane fino ai 12 mesi, e consentirà di continuare a nutrire il piccolo anche quando il seno materno non produrrà latte a sufficienza. Ma vediamo più a fondo come funzionano i tiralatte e i prezzi dei vari modelli.

Come funzionano i tiralatte

Sia che si tratti di un tiralatte manuale che di un modello elettrico, il funzionamento di base è grossomodo lo stesso. Diversamente da quanto si crede la pompa tiralatte non aspira direttamente il liquido dalla mammella, ma funziona con un meccanismo in due fasi: attraverso una coppa posizionata sul capezzolo e un sistema si pompaggio, nella prima fase aspira e stimola la fuoriuscita del liquido, questo quindi viene rilasciato, e siamo nella seconda fase, e viene raccolto in un contenitore. Si tratta di un ciclo che si ripete dalle 30 alle 60 volte al minuto. I tiralatte in commercio utilizzano diversi meccanismi. Uno di questi è la modalità a pistone. In questo tipo di tiralatte, un pistone provoca l'aspirazione scorrendo all'interno di un cilindro cavo, una sorta di siringa. Si tratta di una modalità che può risultare scomoda, dato che richiede l'utilizzo di entrambe le mani, e abbastanza lenta e faticosa. Più veloce la pompa a diaframma: in questo caso una leva aziona il diaframma che genera l'aspirazione. Il meccanismo di funzionamento è il primo elemento distintivo tra i vari tiralatte ma i prezzi in genere variano soprattutto tra i modelli manuali e quelli elettrici. Per quanto riguarda il tiralatte manuale il prezzo cambia in base alla tipologia. Può trattarsi di un tiralatte composto di un corpo unico che si applica direttamente al seno, a siringa o con un corpo morbido che funge da pompa, oppure può essere composto da vari elementi, con una coppa da applicare al seno, un sistema di valvole e un contenitore ad esse collegato. Se invece, prevedendone un uso costante e prolungato, si sta cercando il miglior tiralatte elettrico va considerata la dimensione della macchina, in base alle proprie esigenze, la possibilità di funzionamento a batterie, e poi si potranno vagliare i vari tiralatte in base ai prezzi di vendita.

Di che materiali sono fatti i tiralatte?

Molta importanti nella valutazione dei tiralatte sono i materiali di cui questi oggetti sono fatti. Un tiralatte infatti verrà messo a contatto diretto con parti molto delicate e vulnerabili come i capezzoli e il seno della donna, dovrà contenere il latte materno, in modo che resti sterile e non venga contaminato da sostanze esterne. Il miglior tiralatte manuale o elettrico sarà quindi quello progettato in materiali sicuri per la mamma e per il bambino, e che magari è provvisto anche di contenitori per la conservazione a breve o lungo termine del latte materno. Il costo di un tiralatte manuale, essendo un prodotto abbastanza semplice, è legato alla qualità dei materiali con cui esso è fatto. Il classico tiralatte manuale di un tempo era a siringa ed era realizzato completamente in vetro, quindi il suo utilizzo non era molto confortevole per la madre. Attualmente in commercio ci sono ancora tiralatte a siringa in vetro, ma sono provvisti di una coppa in silicone che assicura un certo comfort, ma in generale si può dire che questo materiale, pur garantendo la massima igiene, è stato via via sostituito da altri meno fragili e più versatili. Le coppe che si applicano al seno sono in genere fatte di silicone 0% BPA, ossia privi di Bisfenolo A, un materiale che non rilascia sostanze pericolose, anche a contatto con il calore, e che garantisce la maggiore adattabilità possibile alle mammelle delle varie donne, aderendo perfettamente e facilitando il lavoro di estrazione. Le coppe spesso sono dotate di cuscinetti che massaggiano il seno e favoriscono l'operazione. Anche le così come le tettarelle presenti nelle confezioni di molti modelli in vendita sono in silicone BPA free, valida alternativa al classico caucciù. Per la parte del recipiente in cui il latte si va a raccogliere durante la suzione artificiale, ma che spesso funge anche da contenitore si predilige il Polipropilene (PP), materiale resistente, igienico e meno fragile e più leggero rispetto al vetro. É importante che i materiali con cui sono fatte i tiralatte siano adatte allo sterilizzatore che molte mamme possiedono, oppure possano essere bolliti o anche passati al microonde, oltre che essere lavati in lavastoviglie.

Dimensioni medie dei tiralatte

Le dimensioni medie di un tiralatte variano molto dai modelli manuali a quelli elettrici. Per quanto riguarda i primi, ci sono quelli a corpo unico che in genere sono abbastanza piccoli e comodi da trasportare. Si tratta di un modello di tiralatte manuale il cui prezzo è molto basso, e ha dimensioni simili a quelle di un biberon, quindi entra comodamente nella borsa di una donna o anche nel borsone con i prodotti del neonato senza occupare molto spazio. La facilità di trasporto è senz'altro un elemento distintivo che potrebbe far propendere tra un tiralatte manuale rispetto a uno che funziona con la corrente elettrica. Leggermente più grande ma comunque facile e comodo da trasportare i tiralatte manuali con funzionamento a pompa, che alla grandezza del contenitore, in genere simile a quello di un biberon medio, aggiunge la parte dell'impugnatura con sistema di pompa e la coppa per il seno. Come già detto però anche questi modelli sono di ridotte dimensioni e facili da trasportare, spessi provvisti di un tappo sigillante per chiudere il contenitore dopo l'estrazione e di un comodo sacchetto per contenere tutte le parti. Nelle macchine tiralatte elettriche alle componenti presenti in quelle manuali si aggiungono il corpo motore che alimenta il funzionamento, a cui si aggiunge spesso il trasformatore con il cavo. Il meccanismo elettrico, sia esso a corrente che a batteria, varia molto per le dimensioni e la forma, anche se in commercio ci sono prodotti dalle misure abbastanza contenute. Molti tiralatte hanno un corpo motore con misure ridottissime e forme tondeggianti, che sta comodamente in una mano, quindi tra i 10 e i 14 cm, altre un po' più grandi non superano comunque i 20 x 20 cm. Nel caso del tiralatte elettrico i prezzi variano molto in base alla caratteristiche tecniche della pompa, ma per quanto riguarda le dimensioni, la maggior parte dei modelli si presenta con misure ridotte e forme molto compatte. Facili da trasportare dunque, ma se ci si sposta molto e non si vuole rinunciare a un modello elettrico, sarà importante valutare l'acquisto di un tiralatte che funziona anche a batterie, che abbia in alternativa un caricatore da auto, o la possibilità di essere caricato tramite un cavetto USB.

Caratteristiche del design delle pompe per il latte

Il tiralatte è un oggetto che per molte donne diventerà di uso frequente per un periodo più o meno lungo. Spesso l'estrazione del latte con una macchina tiralatte, specie se manuale, richiede molto tempo, quindi una delle caratteristiche da valutare è il design dell'oggetto che deve avere una forma ergonomica comoda da impugnare nel caso del tiralatte manuale. Questo infatti viene azionato con la mano, e l'atto del pompare in maniera costante richiede necessariamente un'impugnatura comoda e antiscivolo. A differenza dei vecchi tiralatte a siringa che richiedevano l'utilizzo di due mani, una per reggerlo e una per tirare lo stantuffo, il tiralatte manuale è pensato per essere utilizzato anche con una sola mano. Molto importante, sia nel modello manuale che nel tiralatte elettrico il design della coppa. Queste variano per dimensione e le più confortevoli presentano all'interno dei cuscinetti che massaggiano e sollecitano il seno favorendo la suzione artificiale. La maggior parte dei tiralatte hanno una coppa singola, ma esistono anche versioni con due coppe, in genere sono elettrici, che permettono di effettuare l'estrazione dai due seni contemporaneamente. Sempre nei modelli elettrici è presente una base motore, che come già specificato nel paragrafo precedente, nei prodotti di ultima generazione non è molto ingombrante. Prevalgono le forme tondeggianti con angoli smussati e di dimensioni contenute, che spesso hanno toni pastello o elementi decorativi che li rendono gradevoli alla vista, anche per il bambino.

Suggerimenti sull'uso di pompe per il latte

Utilizzare il tiralatte è un'operazione che porta via tempo e a volte può essere anche faticoso per le donne che se potessero, preferirebbero allattare direttamente al seno i propri piccoli. In molti casi l'estrazione può essere difficoltosa e dare scarsi risultati in termini di liquido raccolto, il che può essere scoraggiante. Ecco alcuni suggerimenti sull'uso del tiralatte. Come in molti altri settori la macchina non riesce mai a eguagliare l'azione umana, e così anche il tiralatte migliore non darà mai gli stessi risultati della suzione del bambino. Se si ha difficoltà a estrarre il latte sarà bene preparare il seno con impacchi caldi che favoriscono il flusso del liquido, per lo stesso scopo saranno utili dei massaggi al seno. Creare una routine dell'estrazione, magari sempre allo stesso orario, favorirà l'operazione. È molto importante che l'ambiente sia rilassante e discreto, e prepararsi a estrarre il latte in una posizione comoda. Schiena e braccia devono avere buoni appoggi, dato che l'operazione potrebbe richiedere anche un bel po' di tempo. La coppa del tiralatte deve aderire perfettamente alle pareti della mammella, evitando però di premere troppo. L'eccessiva pressione infatti potrebbe bloccare i condotti lattiferi. La mano libera potrebbe essere usata per sorreggere il seno durante la fase di suzione artificiale. L'estrazione non deve mai essere dolorosa, dato che il dolore riduce l'erogazione di latte, quindi ogni donna dovrà determinare l'intensità del pompaggio, sulla base di ciò che ritiene confortevole. Se si estrae il latte da un seno alla volta è importante alternare le due mammelle. É fondamentale per ogni donna nella fase di allattamento, garantirsi una sana alimentazione e il giusto riposo per favorire la formazione del latte.

In quali situazioni le pompe tiralatte sono più utili?

Spesso l'utilizzo del tiralatte non è una scelta ma un obbligo a cui la neo mamma accondiscende un po' controvoglia. Il momento dell'allattamento infatti è fondamentale per solidificare il rapporto madre-figlio, e doverci rinunciare è per la madre una scelta che talvolta può risultare molto dolorosa. A volte il tiralatte è soltanto un supporto, altre volte invece una necessità. Ad esempio nel caso della nascita di bambini prematuri, o con delle patologie che li costringano a passare giorni o mesi nell'incubatrice del reparto neonatale, spesso utilizzare un tiralatte è l'unico modo per assicurare ai propri piccoli il latte materno. Un altro problema che impone talvolta l'utilizzo della macchina tiralatte è quello dei capezzoli introflessi. In questo caso la pompa tiralatte sarà d'aiuto per correggere l'introflessione, o comunque per estrarre il liquido laddove il neonato non riesca a succhiare autonomamente. Altre situazioni in cui l'utilizzo del tiralatte è quasi necessario è quando si manifesta un ingorgo mammario. Una eccessiva produzione di latte può causare questo problema, provocando mastiti e dolori a causa dell'accumulazione di liquido nei dotti lattiferi. Estrarre il latte con il tiralatte, può risolvere questa situazione e al tempo stesso contribuisce a creare una scorta che potrà essere conservata anche a lungo. In molte donne si può verificare il problema opposto, e cioè la quantità di latte è molto scarsa e il bambino succhiando a vuoto può stancarsi, scoraggiarsi e rifiutarsi di continuare a succhiare. Pompando con il tiralatte si può stimolare la produzione di latte e risolvere in parte il problema. Come già menzionato all'inizio di questo articolo, il tiralatte rappresenta un buon alleato della mamma nel momento in cui avviene il ritorno al lavoro. Gli orari d'ufficio non corrispondono a quelli della nutrizione del bambino, ma facendo una scorta di latte materno, ci si potrà allontanare dai piccoli assicurandogli il giusto nutrimento in tutte le ore del giorno. Mettendo in atto le dovute routine di estrazione infatti, si potranno preparare delle scorte che anche il papà o chi si occupa del bambino potranno utilizzare.

Come scegliere un tiralatte?

Dovendo ricorrere al tiralatte, bisogna prima di tutto valutare bene le proprie esigenze per fare la scelta migliore. Il mercato offre tante possibilità e quindi sarà bene valutare tutta una serie di fattori, come la frequenza e la modalità di utilizzo, l'abbondanza o meno di latte materno, il tempo a disposizione per l'estrazione. Comprare un costosissimo tiralatte elettrico da usare magari un paio di volte a settimana sarà uno spreco di denaro. La prima scelta che andrà fatta dovrà essere quella tra il tiralatte manuale e quello elettrico. Ci si orienterà su un tiralatte manuale se si pensa di farne un uso abbastanza sporadico. Magari si predilige l'allattamento tradizionale, e si ha la possibilità di essere presenti negli orari in cui il bambino deve essere nutrito, quindi si pensa di usare il tiralatte in casi rari o emergenze, ma non quotidianamente. Oppure ci si sposta di frequente con il bambino, e tra viaggi e vacanze si potrebbe avere la necessità di accumulare un po' di latte come scorta, o portarsi in giro il tiralatte per estrarlo quando si è più comodi. I modelli manuali, sono leggeri, pratici, comodi da portare con sé e sono molto silenziosi, oltre che più economici. Il costo di un tiralatte manuale varia in media dai 5 € per una semplice pompa ai 50 €, quindi risulta abbastanza abbordabile. Se invece l'utilizzo del tiralatte sarà un'abitudine quotidiana, allora il modello elettrico risulta essere l'opzione migliore. Sia i modelli con alimentazione elettrica sia quelli a batteria garantiscono una maggiore resa in termini di quantità di liquido estratto e in tempi minori. Sono quindi la scelta da preferire per mamme lavoratrici che hanno poco tempo a disposizione, ma che vogliono garantire ai loro bambini il giusto nutrimento. Questi modelli sebbene più ingombranti risultano essere pratici e meno faticosi da usare: vanno posizionati correttamente sul seno e poi procedono da soli all'estrazione. Ovviamente parlando di tiralatte elettrico i prezzi salgono e superano in media il costo del miglior tiralatte manuale. Un tiralatte elettrico parte da prezzi anche molto bassi, attorno a i 15 €, che corrispondono a prodotti di qualità sicuramente non eccelsa, per finire a cifre molto elevate, poco meno di 400 €, per un modello di fascia alta a doppia estrazione. Valutare le proprie esigenze però resta il fattore principale che deve orientare nella scelta. Non è detto infatti che il miglior tiralatte, elettrico o manuale che sia, corrisponda al modello più costoso presente sul mercato. Come già accennato, nel mondo dei tiralatte elettrici esistono anche modelli dotati di una coppa doppia, e che in pratica consentono l'estrazione contemporanea di latte da entrambi i seni. Si tratta di macchine dedicate a chi ha poco tempo ma vuole comunque assicurarsi abbondanti scorte di latte: esse consentono infatti di completare il processo di estrazione nella metà del tempo. In questo caso bisogna prestare attenzione al fatto che il prodotto sia stato progettato per consentire alla madre di utilizzare le due coppe contemporaneamente, senza aiuti esterni, con elementi che aderiscono perfettamente alle mammelle e non necessitano di continui aggiustamenti. Da valutare infine anche gli accessori forniti con il prodotto che spesso fanno la differenza sia nel prezzo, sia nella comodità d'uso nel lungo periodo. Nei modelli più economici infatti è presente solo il tiralatte, in quelli più accessoriati sono compresi elementi in più che magari all'inizio si ritengono superflui, e che invece si rivelano necessari. Uno di questi è senz'altro il tappo per sigillare il contenitore di raccolta, utilissimo sia a casa, sia se si usa il tiralatte in viaggio: non si avrà la necessità di portare con se un altro contenitore, dato che una volta raccolto il liquido basterà chiudere ermeticamente il recipiente, e si eviterà di dover travasare il liquido rischiando di contaminarlo o farlo cadere. Quasi tutti i modelli comprendono la tettarella, questa potrà essere applicata direttamente al recipiente di raccolta oppure al biberon, che in alcuni casi viene fornito nella confezione. Alcuni prodotti sono provvisti anche di basi d'appoggio utili per poggiare il tiralatte anche durante la fase dell'estrazione, magari per riposarsi o cambiare seni. Diversi brand forniscono in omaggio anche coppette assorbenti che le neo mamme potranno provare in caso di bisogno.

Come prendersi cura di un tiralatte?

Il tiralatte è un oggetto che viene messo a contatto diretto con parti del corpo delicate come i capezzoli, e che dovrà contenere latte destinato alla nutrizione del neonato, sarà dunque fondamentale prendersi cura di tutte le parti che lo compongono prima e dopo ogni utilizzo. Sarà importante lavare le varie parti con acqua calda saponata, risciaquarle, sterilizzarle per il primo utilizzo. Dopo ogni estrazione, il tiralatte va smontato completamente e lavato a mano, oppure ove possibile in lavastoviglie. Bisogna evitare di utilizzare degli agenti pulenti troppo aggressivi e oggetti appuntiti per la pulizia, che potrebbero danneggiare le parti in plastica o in silicone. Sarà bene assicurarsi che all'interno dei vari componenti non siano presenti corpi estranei. Per evitare comìntaminazioni batteriche il tiralatte va sterilizzato con frequenza: quotidianamente se lo si lava a mano, ogni due tre giorni sia se viene messo in lavastoviglie. É importante fare riferimento alle istruzioni presenti nel manuale per scegliere un metodo di sterilizzazione che non danneggi le varie parti di cui è composto il tiralatte, ma quasi tutti i modelli prevedono la sterilizzazione tramite bollitura. In genere i vari produttori raccomandano di far bollire tutti gli elementi che compongono il tiralatte per 5 minuti. Altri metodi per sterilizzare adatti ai materiali con cui sono fatti i tiralatte sono la sterilizzazione a vapore, oppure quella effettuata con il forno a microonde.

Il tiralatte è provvisto di garanzia?

Come tutti i prodotti in vendita anche i tiralatte sono provvisti della garanzia fornita dal produttore. Questa varia in base al brand e al tipo di prodotto, se elettrico o manuale. Per gli acquisti effettuati online vale per la maggior parte dei venditori la possibilità di reso gratuito se effettuato entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto. Questa possibilità consente di ovviare a problematiche comuni relative agli acquisti online come la non corrispondenza del prodotto alla descrizione, la ricezione di un prodotto danneggiato, o semplicemente il fatto di aver cambiato idea sull'acquisto. Per i tiralatte elettrici è prevista una garanzia variabile che riguarda anche il funzionamento del corpo motore e delle parti elettriche in generale, dato che queste, possono smettere di funzionare per vari tipi di problemi dopo pochi giorni dall'acquisto. Anche in questo caso sarà possibile fare il reso in caso di acquisto online, oppure di sostituire gratuitamente l'articolo in garanzia presso il proprio rivenditore. Pe prodotti che vengono acquistati da rivenditori con sede all'estero, è importante accertarsi, prima dell'acquisto che sia presente una garanzia internazionale.