Respirare aria fresca non fa solo bene alla salute, ma è uno dei piaceri della vita. Purtroppo, la qualità dell’aria in diverse parti d’Europa è peggiorata, arrivando a causare decine di migliaia di morti ogni anno. Inoltre, studi recenti dimostrano che l’aria all’interno della casa può essere ancora più inquinata di quella all’esterno. Non solo la polvere, i gas di scarico, i pollini e il fumo entrano facilmente dall’esterno, ma ci sono anche i peli di animali domestici, gli acari della polvere, le muffe, e persino il fumo della cucina o sostanze chimiche come la vernice dei mobili o dei prodotti per la pulizia.
Purificatori d’aria - Guida all’acquisto
La funzione principale di un purificatore d’aria è quella di rimuovere il particolato e altre sostanze inquinanti dall’aria che respiriamo. Alcuni modelli possono catturare capelli, peli e gas volatili, rendendoli strumenti piuttosto elaborati. Allo scopo, vengono utilizzate insieme diverse tecnologie di filtrazione. Va detto che le informazioni fornite dai produttori spesso sono fuorvianti per i consumatori, poiché esagerano le funzioni di questi dispositivi e la loro utilità. Prima di approfondire i tipi e le specifiche tecniche dei purificatori d’aria, vediamo quali sono le domande che i consumatori si pongono più spesso, prima dell’acquisto.
Ho davvero bisogno di un purificatore d’aria?
Per quanto amiamo testare prodotti interessanti, non ci sentiamo certo di consigliarvi cose di cui non avete davvero bisogno. Il problema dei purificatori d’aria è che ne possedete già uno senza saperlo, ed è piuttosto impressionante. Filtra, idrata e riscalda l’aria 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Combatte efficacemente batteri, virus e funghi. Non emette quasi alcun rumore e lo stesso filtro dura per tutta la vita. Si chiama sistema respiratorio.
Se vivete in un’area in cui l’inquinamento atmosferico non supera il limite standard e fate una vita sana, un purificatore d’aria probabilmente non aggiungerà molto in termini di qualità della vita. Al contrario, ci sono persone per cui questi dispositivi sono importantissimi. Per chi vive in una zona altamente inquinata, ha un sistema immunitario compromesso, soffre di asma o allergie, acquistare un purificatore è sicuramente una buona idea. Diverse ricerche suggeriscono che i purificatori possono aiutare neonati e bambini immunodepressi o asmatici; quindi, tenerne uno in cameretta farà la differenza. Occorre sempre ricordare che questi non sono dispositivi medici, e bisognerebbe consultare sempre prima il proprio medico di fiducia e seguire le sue raccomandazioni. Un purificatore d’aria può aggiungere benefici a eventuali trattamenti prescritti, non sostituirli.
Se il vostro sistema respiratorio è sano e il livello di inquinamento nella vostra città è basso ma siete comunque preoccupati, abbiamo elencato alcuni suggerimenti utili su come migliorare la qualità dell’aria in casa alla fine di questo articolo.
Può proteggermi dal Covid-19?
La risposta breve è probabilmente no. L’OMS ha riconosciuto la trasmissione per via aerea, e anche se in teoria i purificatori d’aria con filtro HEPA possono catturare virus delle dimensioni del Covid-19, le cause primarie di trasmissione rimangono il contatto da uomo a uomo e il contatto con superfici contaminate. In altre parole, se state chiacchierando con qualcuno che è positivo, un purificatore d’aria posizionato all’altro capo della stanza non riuscirà a catturare le particelle di virus prima che vi raggiungano. Posizionarne uno in uno spazio poco ventilato potrebbe aiutare di più, ma non ci sono garanzie. Seguire le raccomandazioni ufficiali vi proteggerà certamente di più.
Come funziona un purificatore?
A questo punto, vi starete chiedendo se i purificatori d’aria non siano inutili, ma anche questo non è del tutto vero. I migliori modelli sono molto efficaci; tuttavia, ce ne sono anche di pessimi. Ecco cosa dovreste sapere sui vari metodi di filtrazione utilizzati nei purificatori d’aria.
Pre-filtro
Progettato per catturare particelle più grandi, come polvere visibile e peli di animali domestici, il pre-filtro aiuta a prolungare la durata del filtro primario. Per questo motivo, i purificatori d’aria con prefiltro sono più adatti per le aree con molta polvere. Di solito, i pre-filtri possono essere lavati e/o aspirati. Ciò significa che durano per tutta la vita e non sono necessarie sostituzioni.
Filtro meccanico
Possiamo immaginare il filtro meccanico come uno schermo molto sottile che non lascia passare le particelle inquinanti. Nella maggior parte dei purificatori d’aria, questo è il meccanismo di filtraggio principale; tuttavia, non tutti i filtri meccanici sono uguali. Le particelle inquinanti hanno dimensioni diverse: ad esempio, il comunemente citato PM2,5 si riferisce a inquinanti della dimensione di 2,5 micron (circa 1/30 della grandezza di un capello umano). Perché sono dannose? Le particelle PM2,5 sono abbastanza piccole da penetrare in profondità nei polmoni o persino da entrare nel flusso sanguigno. Secondo lo standard UE, la loro concentrazione deve essere inferiore a 25 µg / m3.
Un altro tipo di inquinante comunemente misurato è il PM10, che indica 10 micron, vale a dire la dimensione approssimativa di un capello umano. Queste particelle sono visibili ad occhio nudo; esempi comuni sono polvere, polline o muffa. La loro concentrazione nell’aria dovrebbe rimanere inferiore a 40 µg / m3 (è consentito superare questa soglia circa 35 volte, fino a 50 µg / m3 entro 24 ore nell’arco dell’anno).
Fondamentalmente, è bene cercare un filtro meccanico che riesca ad intrappolare sia le particelle più grandi che quelle piccole. Lo standard migliore, nel mondo dei purificatori d’aria, è certamente l’HEPA. Questa abbreviazione sta per “high efficient particulate air” e i filtri HEPA sono i migliori per le persone che soffrono di allergie o asma. Secondo lo standard europeo, esistono diverse classi. Un filtro H-13 (comunemente utilizzato negli elettrodomestici) dovrebbe rimuovere almeno il 99,95% delle particelle il cui diametro è pari a 0,3 μm. Un filtro H-14 può rimuoverne di più, almeno il 99,995%. I filtri di grado inferiore sono chiamati EPA (efficient particulate air). Questi ultimi, a seconda della loro tipologia, intrappolano dall’85 al 99,5% delle particelle ultrafini.
Spesso si pensa che le particelle da 0,3 μm vengano prese come riferimento perché sono le più piccole che i filtri HEPA possono catturare, ma non è proprio così. In realtà, le particelle da 0,3 μm sono le più difficili da intrappolare ed è per questo che vengono utilizzate per testare l’efficacia di un particolare filtro. I filtri HEPA catturano quasi tutti gli inquinanti più grandi e fini, il che li rende eccellenti contro capelli, polvere, pollini, spore, muffe e persino alcuni batteri e virus. Tuttavia, questi filtri non possono aiutare a sbarazzarsi di gas o odori sgradevoli.
Per mantenersi efficienti, i filtri HEPA devono essere cambiati ogni 12-18 mesi e le sostituzioni possono essere esose. Per assicurarvi che il vostro filtro intrappoli effettivamente anche le particelle più subdole, seguite sempre le raccomandazioni del produttore e non improvvisate pulendo il filtro HEPA con un aspirapolvere o lavandolo (a meno che non sia raccomandato nel manuale). La maggior parte dei modelli di purificatori d’aria hanno spie luminose o persino app che informano l’utente su quando è necessario un nuovo filtro.
Procedete con cautela quando leggete termini come "HEPA-like", "HEPA-style", oppure quando si parla di tecnologie di filtraggio pubblicizzate come altrettanto efficienti o addirittura più efficienti del vero HEPA. In genere, non è così. Spesso si tratta di strategie di marketing fuorvianti, oppure le procedure dei test potrebbero essere state meno rigorose. Facciamo un’eccezione solamente per i filtri Blueair, che non sono veri HEPA ma si sono dimostrati molto efficaci in diversi test indipendenti. Infine, se non soffrite di asma o allergie, un filtro più semplice ed economico del vero HEPA può comunque funzionare adeguatamente per le vostre esigenze e intrappolare efficacemente le particelle PM2,5 e PM10 più grandi.
Carbone attivo
Come accennato in precedenza, anche i filtri HEPA non possono aiutare quando si tratta di odori sgradevoli. Per eliminarli, avrete bisogno di un filtro che contenga materiale assorbente. Il carbone attivo è la sostanza assorbente più comune utilizzata nei purificatori d’aria, ma alcuni filtri utilizzano anche carbone o minerali specifici chiamati zeoliti. L’idea alla base rimane la stessa: questi filtri catturano i composti organici volatili, spesso abbreviati in COV. I COV non sono solo odori sgradevoli di animali domestici, cucina o fumo; possono anche essere gas nocivi rilasciati da prodotti per la pulizia, mobili nuovi o superfici verniciate di recente.
Il problema con i filtri progettati per catturare i COV è che di solito contengono una quantità relativamente piccola di sostanza assorbente, che diventa satura rapidamente. In questo caso, non solo il filtro non riuscirà più a eliminare gli aromi indesiderati, ma potrebbe anche iniziare a rilasciare alcuni di quelli catturati in precedenza. Alcuni modelli di purificatori d’aria offrono filtri speciali che contengono più sostanza assorbente e sono commercializzati per la prevenzione degli odori. Altri consentono di cambiare il filtro VOC indipendentemente da quello principale, il che aiuta a risparmiare molti soldi a lungo andare, soprattutto se eliminare gli odori è la ragione principale per cui state acquistando un purificatore d’aria.
Ionizzazione
La ionizzazione è quel processo attraverso cui un dispositivo emette ioni negativi che fanno raggruppare le particelle inquinanti. Queste vengono raccolte su una speciale superficie, o possono depositarsi in casa. Qualunque sia il caso, quell’area richiederà una pulizia più approfondita; quindi, un vassoio apposito è un’opzione migliore secondo noi. Va detto che questi filtri non sembrano aggiungere molto se il vostro purificatore è già dotato di filtro HEPA. Inoltre, emettono ozono, che è esso stesso un inquinante. Oggigiorno i purificatori d’aria con funzione di ionizzazione emettono quantità di ozono ben al di sotto di quanto considerato dannoso per la salute umana (120 µg / m3 per la precisione). Tuttavia, non consigliamo di fare affidamento su questa filtrazione come metodo principale. Se il vostro purificatore d’aria ha la possibilità di attivare o disattivare lo ionizzatore, è meglio non utilizzarlo. Non solo ridurrà il consumo energetico del dispositivo, ma renderà anche la vostra casa priva di ozono.
Filtro elettrostatico
Come suggerisce il nome, i filtri elettrostatici utilizzano l’elettricità statica per catturare le particelle che passano attraverso il filtro. Queste si attaccheranno insieme come succede quando un palloncino si attacca a un maglione di lana. Questa tecnologia, insieme alla filtrazione meccanica, viene utilizzata da Blueair. La filtrazione elettrostatica funziona bene per catturare piccole particelle, allergeni e persino alcuni odori e gas; tuttavia, non può proteggere da batteri e virus. Le superfici di raccolta necessitano di una pulizia regolare (oppure il filtro stesso dovrà essere sostituito più frequentemente). I filtri elettrostatici possono anche emettere quantità trascurabili di ozono, ma questi non sono considerati sufficientemente significativi da nuocere alla salute.
Luce UV-C
Alcuni purificatori d’aria utilizzano la luce UV-C per eliminare virus, batteri, agenti patogeni e muffe. Questa tecnologia non è però efficace contro particolati, gas o odori. Le lampadine UV devono essere pulite e sostituite regolarmente, secondo le istruzioni del produttore. La luce UV-C è innocua per l’uomo; tuttavia, proprio come la ionizzazione, questa tecnologia da sola ha un’efficienza limitata. Cercate prima di tutto un buon filtro meccanico; la luce UV-C può essere una caratteristica aggiuntiva, se siete particolarmente preoccupati per batteri o virus.
Cos’altro cercare?
Sebbene il filtro sia senza dubbio la parte più importante del purificatore d’aria, altre caratteristiche (o la loro mancanza) potrebbero influenzare la vostra scelta e quanto sarete soddisfatti del vostro acquisto. Non tutti questi elementi saranno essenziali per ogni cliente; tuttavia, conoscerli vi aiuterà a scegliere con sicurezza il modello migliore per le vostre esigenze specifiche e il vostro budget.
Forma e dimensioni
Non si può negare che qualsiasi purificatore d’aria occuperà spazio in casa. I modelli più grandi di solito tendono ad essere più potenti, ma non sempre. Occorre anche ricordare che non potrete posizionare il purificatore d’aria in un angolo. Per garantire un ricambio d’aria ottimale, bisognerebbe lasciare intorno ad esso almeno 10 cm di spazio da tutti i lati (anche di più, per alcuni modelli).
I purificatori d’aria “a torre” sono più alti e più stretti rispetto ad altri modelli. Di solito, sono abbastanza potenti da gestire stanze grandi e possono essere utilizzati anche in spazi aperti. I purificatori d’aria portatili, invece, tendono ad essere sempre più piccoli e vanno bene per una singola stanza. Se lo spazio è un problema, potreste prendere in considerazione un purificatore d’aria da tavolo. Questi dispositivi sono adatti per stanze piccole e sono abbastanza compatti da essere posizionati su una scrivania o uno scaffale.
Distribuzione dell’aria
La distribuzione dell’aria in una sola direzione potrebbe non garantire un ricambio d’aria ottimale, soprattutto in ambienti spaziosi. Per questo motivo, i modelli di fascia alta in genere cambiano automaticamente la direzione di distribuzione dell’aria, seguendo schemi di flusso più complessi. La distribuzione dell’aria è importante soprattutto se il vostro purificatore d’aria funge anche da ventilatore, poiché un flusso d’aria unidirezionale potente può essere spiacevole in alcune situazioni.
Sensori
Molti purificatori d’aria sono dotati di sensori che consentono di rimanere informati su eventuali cambiamenti nella qualità dell’aria. A seconda del modello, i sensori possono misurare i livelli di PM10, PM2,5, COV, anidride carbonica e altri inquinanti. I modelli dotati di sensori di solito sono dotati anche di una modalità automatica: ciò vuol dire che il dispositivo regola la velocità del ventilatore in base ai livelli di inquinamento. Tuttavia, alcuni dati suggeriscono che le modalità automatiche non sono sempre sufficienti per rimuovere efficacemente gli inquinanti. È probabile che i sensori dei modelli più economici non siano molto precisi. E anche i migliori sensori possono essere influenzati da fattori ambientali, come ad esempio un’elevata umidità.
Non fraintendeteci: la qualità dei sensori continua a migliorare e la modalità automatica è un modo conveniente per risparmiare energia, aumentando la velocità di funzionamento solo quando ce n’è davvero bisogno. Se però soffrite di asma grave o allergie, vi consigliamo di lasciare il purificatore d’aria a velocità media, anziché automatica. Anche se i suoi sensori sono validi, la soglia di inquinamento preimpostata potrebbe essere troppo alta per alleviare efficacemente i sintomi. Lo stesso consiglio vale per la modalità notturna.
Se siete curiosi di conoscere la qualità dell’aria in casa vostra (o sospettate che i sensori del purificatore non funzionino adeguatamente), potete anche acquistare un monitor per la qualità dell’aria. Non solo vi terrà informati sui potenziali inquinanti, ma consentirà anche di controllare se il depuratore sta facendo il suo lavoro.
Schermo
I modelli con sensori di solito includono un piccolo display che, a seconda del modello, può informarvi sulla qualità dell’aria, sulla modalità di funzionamento scelta, sulla durata residua del filtro e così via. Questa caratteristica è molto comoda; tuttavia, farà aumentare il prezzo. I purificatori d’aria senza display sono molto più economici e di solito sono dotati di spie luminose che informano l’utente sulla situazione.
Timer
Il timer è un’altra caratteristica che consente di risparmiare energia e prolungare la durata del filtro. Alcuni dei purificatori d’aria di ultima generazione consentiranno all’utente di impostare i tempi di funzionamento. Se vivete in una zona in cui la qualità dell’aria rientra nella norma e siete spesso fuori, questa funzione può tornarvi utile. Allo stesso tempo, se nelle vicinanze è presente una fonte di inquinamento significativa o si soffre di asma o problemi respiratori, è necessario mantenere costantemente in funzione il depuratore. Ogni volta che viene spento per un periodo di tempo lungo, i livelli di inquinamento aumenteranno.
Controlli smart
I purificatori d’aria che possono essere controllati tramite un’app per smartphone o un assistente vocale stanno diventando sempre più popolari. I controlli intelligenti permettono regolazioni più sfumate per impostare il dispositivo in base ai vostri desideri (e per farne sfoggio con gli ospiti). Tuttavia, pulsanti e telecomandi funzionano altrettanto bene e sono più economici.
Sarà abbastanza potente?
La maggior parte dei produttori offre valutazioni in metri quadrati precalcolate. Questo aspetto potrebbe sembrare utile; tuttavia, va detto che non esiste uno standard univoco. Queste valutazioni vengono stimate utilizzando metodi diversi, il che significa che i numeri possono essere gonfiati per impressionare i clienti. In secondo luogo, i dati dei test di laboratorio non riflettono necessariamente le circostanze della vita reale. Inoltre, l’altezza del soffitto spesso non viene presa in considerazione: un soffitto superiore alla media (oltre 2,4 m) significherà un’area effettiva inferiore. Infine, i purificatori vengono spesso testati quando sono impostati sulla velocità massima della ventola (e quando i loro filtri sono nuovi di zecca). In considerazione di ciò, vi consigliamo di scegliere un modello che è stato valutato per un’area più grande, rispetto alle dimensioni effettive della vostra stanza.
Uno dei metodi più comuni per valutare i depuratori d’aria è il cosiddetto test CADR. CADR è l’acronimo di Clean Air Delivery Rate, standard che è stato sviluppato dall’Associazione dei produttori di elettrodomestici (AHAM). Il valore è espresso in metri cubi all’ora (o piedi cubi al minuto), e indica quanta aria il purificatore è in grado di pulire in un dato tempo. Di solito vengono misurati tre diversi inquinanti: fumo di tabacco, polvere e polline. Una valutazione CADR più alta significa un filtraggio più veloce ed efficace. Anche i modelli già certificati vengono solitamente testati di frequente, per assicurarsi che la valutazione rimanga accurata.
Perché è utile il CADR? Questo test consente il calcolo del ricambio d’aria all’ora (ACH). ACH indica il numero di volte in cui un purificatore d’aria filtra tutta l’aria in una stanza in un’ora. Se in casa soffrite di disturbi respiratori, cercate un valore ACH pari a 4 o superiore. E anche se siete in buona salute, non vi consigliamo di scegliere un modello con ACH inferiore a 2. Qui troverete la formula per calcolare il CADR ideale in base alle dimensioni della vostra stanza, tenendo conto dell’ACH.
Va detto che non tutti i produttori forniscono valutazioni CADR ufficiali per i loro purificatori d’aria, ritenendo che il test non si applichi alla tecnologia utilizzata nei loro dispositivi. Sebbene sia parzialmente vero, questo rende il confronto di diversi modelli piuttosto difficile. Nelle nostre recensioni, abbiamo incluso le valutazioni ufficiali ogni volta che erano disponibili, nonché stime eseguite in modo indipendente e vari risultati dei test, per darvi un quadro più ampio delle prestazioni di ogni singolo modello. Per le persone con condizioni di salute precarie, consigliamo di scegliere un modello con CADR adeguato alle dimensioni della stanza. Per tutti gli altri, aspetti quali le funzioni extra o il design possono essere ugualmente o anche più importanti.
Come utilizzarlo?
Ora che siete informati su tutte le prestazioni di un purificatore perfetto, ecco alcuni suggerimenti per ottenere il massimo in termini di funzionalità:
- Idealmente, bisognerebbe tenere un purificatore d’aria in ogni stanza. Se è un’opzione troppo costosa, date la priorità alle aree in cui trascorrete la maggior parte del tempo, come la camera da letto, la stanza dei bambini, il soggiorno, ecc.
- Posizionate il purificatore d’aria a una distanza di 10-30 cm da ogni ostacolo per garantire una circolazione e una ridistribuzione ottimale dell’aria.
- Lasciatelo acceso per circa un’ora, quindi abbassate la velocità della ventola ad un valore medio e mantenetela così. Se il vostro purificatore ha più di tre velocità, scegliete quella più alta per le attività quotidiane (la rumorosità dovrebbe essere inferiore a 50 dB). In alternativa, potete utilizzare la modalità automatica, se disponibile nel vostro purificatore, ma vi abbiamo già avvertito dei rischi.
- Quando il purificatore è in funzione, tenete chiuse le finestre e le porte. Un flusso costante di aria non filtrata è più di quanto il vostro purificatore possa effettivamente gestire.
- Sostituite e/o pulite i filtri come suggerito nel manuale. Ricordate che i filtri sporchi potrebbero non intrappolare sufficientemente gli inquinanti.
- Pulite l’alloggiamento ed il prefiltro con un aspirapolvere almeno una volta al mese. Quando si cambia il filtro primario, è una buona idea aspirare anche la parte interna.
Altri modi per migliorare la qualità dell’aria
- Ventilare: anche i migliori purificatori d’aria non possono produrre ossigeno. Se le condizioni meteorologiche e di inquinamento esterno lo consentono, aprite le finestre ogni giorno per far entrare aria fresca; questo ridurrà anche la concentrazione di COV nella stanza. D’altra parte, quando c’è inquinamento da particolato, pollini o fumo, è meglio tenere le finestre chiuse e aumentare la velocità della ventola del depuratore.
- Cambiate i filtri: il vostro purificatore d’aria non è l’unico dispositivo che necessita di cure regolari. Non dimenticare di cambiare i filtri del condizionatore d’aria, dell’aspirapolvere e delle bocchette d’aria della cucina a intervalli regolari. Inoltre, assumete un professionista che pulisca regolarmente i condotti dell’aria e/o i camini della vostra casa.
- Decorate la casa con delle piante – le piante, in una certa misura, risolveranno il problema dell’ossigeno nelle stanze chiuse. Le piante sono purificatori d’aria naturali e sono in grado di rimuovere l’anidride carbonica e alcuni altri gas nocivi dall’aria. Inoltre, hanno un bell’aspetto e ci sono piante come cactus o felci che sono facili da curare.
- Pulite regolarmente: i migliori depuratori d’aria rimuoveranno in modo efficiente gli inquinanti nell’aria, ma non possono fare nulla per quelli che si depositano su pavimenti, tappeti e mobili. Pertanto, utilizzare un aspirapolvere di alta qualità è un passaggio cruciale per coloro che sono determinati a migliorare la qualità dell’aria interna.
- Utilizzate le bocchette di aspirazione in cucina: le stufe a gas rilasciano contaminanti nocivi, inclusi monossido di carbonio e biossido di azoto. Quando è il momento di preparare la cena, accendete sempre le prese d’aria della cucina e aprite la finestra per velocizzare il ricambio.
- Controllate l’umidità: muffe e funghi prosperano in ambienti umidi e possono causare problemi respiratori. Se vivete in una zona umida, acquistare un deumidificatore non solo renderà il clima interno più piacevole, ma manterrà anche la fastidiosa muffa sotto controllo.
Conclusioni
Sia che vogliate proteggere voi stessi, la salute dei vostri cari, eliminare i cattivi odori o semplicemente assicurarvi che la qualità dell’aria nel vostro spazio vitale sia conforme agli standard di sicurezza, un purificatore d’aria può fare al caso vostro. I modelli che abbiamo selezionato si adattano a diversi budget, dimensioni delle stanze e tipologie di inquinanti. Tra i purificatori d’aria che abbiamo scelto, l'Electrolux Pure A9 si è distinto come un tuttofare eccellente in grado di combinare alta efficacia, prestazioni silenziose, design accattivante e utili funzioni smart.